Digital Art Show

UN/CODED

UNCODED – La natura oltre il linguaggio del codice Nel cuore di Pisa, città simbolo del pensiero scientifico e umanistico, presentiamo UNCODED, un progetto che mette in relazione arte digitale, biologia e linguaggi computazionali. Ispirato ad una zona di intersezione in cui l’arte incontra la scienza e le scienze, come avviene nelle discipline che sviluppano il pensiero di Fibonacci, nato proprio qui nel XIII secolo — il percorso espositivo indaga le profonde analogie tra la struttura dei codici digitali e i pattern della natura: geometrie vegetali, ramificazioni cellulari, proporzioni anatomiche e algoritmi cinetici.

Il progetto prevede l’esposizione nei totem elettronici disposti in giro per la città di un gruppo di artisti selezionati secondo questa traccia curatoriale, in modo che si alternino nel tempo, proponendo due artisti ogni settimana con due opere per ogni artista. Protagoniste della prima esposizione del progetto sono Elsa Carvalho e Anna Ridler, due artiste internazionali che lavorano con animazioni digitali e sistemi generativi. Le loro opere raccontano mondi viventi trasformati in linguaggio visivo attraverso l’uso del codice e dell’intelligenza artificiale, mantenendo sempre uno sguardo poetico, critico e sensibile.

Elsa Carvalho esplora il confine tra natura e invenzione, sviluppando una biologia sintetica fatta di forme organiche immaginate, immerse in ambienti digitali che evocano il tempo dilatato della vita sottomarina. Nelle sue videoinstallazioni, il codice diventa un motore generativo di nuove ecologie artificiali, dove la vita si muove lenta, muta e aliena, ma straordinariamente armonica. Attraverso un’estetica immersiva, Elsa riflette sul nostro rapporto con la materia viva e il futuro del biologico nell’era della simulazione. Anna Ridler, invece, indaga la botanica come sistema intelligente, capace di memorizzare, reagire e apprendere. Utilizzando dati raccolti da piante, foglie e sistemi naturali, li rielabora attraverso reti neurali e machine learning, costruendo paesaggi visivi in cui il codice diventa uno strumento per osservare e raccontare l’ecosistema, non per dominarlo.

Il titolo UNCODED richiama l’idea di decodifica e libertà dal linguaggio rigido dei sistemi informatici, aprendo lo sguardo a una lettura più fluida e organica del mondo. Non si tratta solo di “decodificare” la natura, ma di riconoscere come essa stessa segua un proprio linguaggio, fatto di crescita, adattamento, ripetizione e armonia — spesso più raffinato e complesso di qualsiasi programma scritto da mano umana. In un tempo in cui il digitale permea ogni aspetto della vita, UNCODED invita a rallentare, osservare, e ascoltare il modo in cui la natura — reale o immaginata — può diventare protagonista di una nuova estetica, in equilibrio tra calcolo e intuizione, tra algoritmo e meraviglia.